Sirena metropolitana
- Monica
- 6 lug 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 15 mag 2022

“Ah Giova’, l’attacchiamo ‘sta sirena?”
“Ma che te voi attacca’… ce piamo pel culo da soli? Annamo va’… e che te sgommi, ché c’abbiamo fretta?”
Ancora una volta – in quella maledetta estate – era arrivata l’ennesima chiamata per schiamazzo notturno. Ancora una volta, si trattava di qualche gruppo di giovinastri che aveva alzato il gomito o - peggio ancora - di qualche rock band dilettante, che strimpellava musica assordante nel garage di qualche condominio. Saranno state le finestre aperte a complicare le cose, per quel caldo maledetto che ti si appiccica addosso anche di notte ma, manco a farlo apposta, ogni sera arrivava la stessa immancabile chiamata per schiamazzo. E l’appuntato Giovanni Pedrotti, insieme al suo collega, dovevano di malavoglia recarsi in loco per litigare con quegli screanzati.
Come se non bastasse, ci si metteva anche Pietro, suo figlio. Stava diventando una vera e propria ossessione! Sempre a suonare quell’odiosa, assordante musica rock!
BUM BADABAM BUM BUM Solo rumore per i suoi orecchi, assordante rumore. E quella musica metallica lo ossessionava, gli rimbalzava in testa, anche quando non c’era. Gli si era infiltrata dentro, e arrivava all’improvviso, inaspettata, quando meno se lo aspettava. Stava forse impazzendo?
“Cos’è ‘sto casino? Ma è possibile annà avanti così? Quel poco che sto a casa, sempre con ‘sta musica, che me rimbomba in testa. Almeno, abbassa quel cazzo di volume!”
BUM BADABAM BUM BUM
Ai suoi tempi c’erano Bob Dylan e Joan Baez a parlare di contestazione, a dar sfogo a rabbie giovanili. Allora la contestazione la si faceva con la poesia e, anche se non era per niente vero, a suo figlio così la vendeva!
Ormai da anni era in servizio. Lo aveva fortemente voluto quel lavoro da poliziotto, sicuro di farsi paladino della giustizia, di servire la patria o, almeno, gli oppressi… di sgominare una banda o, almeno, agguantare un rapinatore. Così, dopo anni di scrivania, quando era arrivato al volante di una volante, gli si era spalancato un nuovo orizzonte. Ora sì che avrebbe potuto mettersi alla prova. E invece passavano i mesi e niente succedeva: pattugliamenti, qualche controllo e spesso, troppo spesso, le chiamate per schiamazzo! Quell’estate, poi, era diventata un’ossessione. Sembrava che tutti i giovani metallari della città avessero rinunciato alle vacanze per coalizzarsi contro di lui e fargli perdere il filo della ragione.
BUM BADABAM BUM BUM
Sarà stato il caldo maledetto che ti si appiccica addosso!
BUM BADABAM BUM BUM Unico leitmotiv di quell’estate! E la frustrazione montava!
Commentaires