la loba
- Monica
- 3 ott 2021
- Tempo di lettura: 1 min

Striscia e setaccia le montagne e i letti prosciugati dei fiumi alla ricerca di ossa di lupo, e quando ha riunito un intero scheletro, quando l’ultimo osso è al suo posto e la bella scultura bianca della creatura sta davanti a lei, allora siede accanto al fuoco e pensa quale canzone cantare.
E quando è sicura si leva sulla creatura, solleva su di lei le braccia, e inizia a cantare. Allora le costole e le ossa della gambe cominciano a coprirsi di carne e la creatura si ricopre di pelo. La loba canta ancora, e altre parti della tornano in vita; la coda, ispida e forte, si rizza.
E ancora la loba canta e il lupo comincia a respirare.
E ancora la loba canta così profondamente che il fondo del deserto si scuote, e mentre lei canta il lupo apre gli occhi, balza in piedi e corre lontano giù per il canyon.
In un momento della corsa, per la velocità della corsa medesima, o perché finisce in un fiume, o perché un raggio di sole o di luna lo colpisce al fianco, il lupo è d’un tratto trasformato in una donna che ride e corre libera verso l’orizzonte.
Clarissa Pinkola Estés Donne che corrono coi lupi
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