I fiori, tra gli alberi
- Monica
- 24 mag 2023
- Tempo di lettura: 2 min

Premessa per chi non è bolognese.
La Madonna di San Luca è la "patrona" della città. A dire il vero, il patrono è un altro, ma è lei la preferita ;)
Il santuario si trova su una collina che sovrasta Bologna. E, la prima cosa che vedi quando arrivi da nord o da est, è proprio il santuario, che ti appare da lontano, un puntino sempre più grande. E sai di essere a casa.

Così, se hai un problema, ti spari tutti i 4 km di porticato in salita (patrimonio dell’Unesco), che arrivano alla basilica da porta Saragozza o, se vuoi barare, dal Meloncello.
E, che tu sia credente oppure no, una preghierina magari, la dici lo stesso, non si sa mai, anche perché sembra che, il più delle volte, ti vada fatta bene.
Una volta, le donne devote, il porticato se lo facevano in ginocchio per chiedere una grazia o per ringraziare di averla ricevuta.
Non mi sono mai piaciuti i cimiteri. Mi portano enormi carichi tristezza. Con le foto, le date, muri del pianto, a volte, con curiosità morbosa.
Da bambina ne avevo paura. Forse, c’era un perché.
Tempo fa mi è stato detto che il comune aveva predisposto un’area di spargimento delle ceneri proprio sotto il santuario. Ne rimasi piacevolmente sorpresa.
Da quando mi sono avvicinata alle filosofie orientali penso che la cremazione sia cosa bella e profonda. Non marcisci coi vermi ma ritorni nell’universo È come non morire mai. La vita che si rinnova, che non finisce. Nessuno è triste. Non c’è un luogo di pianto. Mettiamola così, in breve, sennò è troppo lunga… ;)
Ed ecco la storia.
Parcheggiamo l’auto nell’apposito piazzale. Appena scesi, il cane, cieco, tira d’istinto verso l’erbetta della campagna circostante. Appena sull’erba, vedo un mazzo di fiori rosso -finto- tra i rami di un albero Faccio appena in tempo a guardarmi intorno e, come per magia, uno dopo l’altro, “si accendono” tantissimi mazzi di fiori -tutti colorati- Sono appesi agli alberi
È un’immagine surreale.
Sembra di essere dentro un fiaba.
Mi arrivano delle vibrazioni bellissime, una strana sensazione tra lo stupito e la gioia.
Cosa ci fanno dei fiori finti incastrati tra i rami degli alberi? Perché?


Ci sono due ragazzi con un drone, chiedo loro:
"Ma sapete che roba è?"
"No", mi risponde lui.
Dico: "Mi ricorda un cimitero."
Lui: "Anche a me".
Non finisco la frase, ho un lampo. “Ma sì, è l’area dello spargimento delle ceneri!"
Ho sentito gioia serenità pace, una sensazione bellissima: lì, non c’erano cadaveri, lì c’erano anime.
Foto portico Framcesco Foti da Pixabay
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