Mamy cara, tu ricordi cosa mi dicesti quando, per la prima volta, varcammo insieme la porta della tua casa? Io sì: “Ti prendo con me, ma mettitelo bene nella zucca, tu non sarai mai come…” Ma subito ti perdonai.
Da quel giorno divenni ufficialmente Zamputel. Il tuo Zamputel. Tu dicevi che non potevo chiamarmi RAUL! Un pataccone come me, poteva essere solo uno Zamputel ;) Ti prendevano tutti in giro per quello strano nome, non piaceva a nessuno, ma a me sì! L'avevi scelto tu, e questo mi bastava. Segnava un nuovo inizio, la mia vita con te.
Ora, avevi un altro cane.
E, di lì a qualche giorno, ne arrivò un secondo… La porta della tua casa venne varcata anche dal mio compagno di sempre, Cioccorino.
Se 1+1 = infinito... allora, quanto poteva fare 1+1+1? Se “0” era quello che il tuo cuore cercava in quel momento, mammuccia cara, tu -che in matematica sei sempre stata una frana- stavi per sprofondare nel baratro quantistico.
Così, noi canetti, provammo a indicarti la strada verso quella strana magia, che rimescola e confonde ma, proprio mentre lo fa, apre strade recondite ed ignote.
E ora è giunto il tempo di bisbigliarti quello che Cioccorino mi confidò poco prima di volare sul ponte: “Me ne vado così in fretta… sciabolando il cuore della mamy, dopo così poco tempo dalla morte del suo amato Skipper, ma questo secondo dolore, così improvviso e prematuro, aiuterà a lenire l’altro, unico e insondabile.”
Perché dolore + dolore, si confonde con amore, dove i confini non sono più le ore, ma il calore dell’infinito colore del cuore.
Questo, che tu pur percepisci nello scorrere dei nostri giorni, io te lo voglio urlare FORTE!
Ricordi, mamy? “Ti prendo con me, ma mettitelo bene nella zucca, tu non sarai mai come…” Ma subito ti perdonai. Perché tu, anche se non eri pronta per un altro cane, e ancora non sapevi che i confronti non vincono mai, in quello stesso momento in cui io e Cioccorino varcammo la porta della nostra casa, avevi dato inizio al girotondo di tutti i cuori, dove nulla mai si perde, ma tutto sempre si trova.
Ecco, mamy, questo ora tu lo sai.
tuo, per sempre, Zamputel